di Whitney Johnson

La curva di apprendimento ha la forma di una S. All’estremità inferiore della curva c’è il disagio (e l’entusiasmo) dell’ignoto. Al capo opposto c’è la fiducia (e la noia) della padronanza. È al centro, lungo la parte in salita della curva, che avviene la magia: lì i dipendenti sono più felici, imparano in fretta e si sentono motivati.
Il ristoro offerto dalla disruption si può ottenere attraverso nuovi progetti, incarichi e configurazioni del team. Il segreto è variare: come un agricoltore che mette in rotazione le culture o un allevatore di cani che introduce una nuova linea di sangue.
A parte le eccezioni, la regola è chiara: da tre a sei mesi per mettersi in pari, da tre a quattro anni per contribuire, da tre a sei mesi per aiutare gli altri a mettersi in pari. I manager più efficaci oggi sono quelli consapevoli dell’importanza di sviluppare i collaboratori attraverso una serie di disruption progressive.

Lo sviluppo di una cultura del miglioramento continuo consente di avere “pronti” gli strumenti per plasmare nuove curve ad “S”, utilizzando i cantieri breakthrough e lo sviluppo del daily KAIZEN™ nei team naturali. per poi passare ad una nuove curva se la azienda nel frattempo è su un percorso sano di crescita. Come è evidente accostando la curva ad “s” con quella “a gradini” del miglioramento continuo.

A chi è rivolto?Manager, Imprenditori e persone che voglio capire come porsi su un sentiero di crescita e soddisfazione elevato.
«La felicità non risiede nel denaro: sta nella gioia del risultato raggiunto, nell’emozione dello sforzo creativo.»
Franklin D. Roosevelt